Storia
I Marcido nascono nel 1984 dall’incontro artistico di Marco Isidori, autore, attore e regista della Compagnia, Daniela Dal Cin, pittrice, scenografa e costumista, e Maria Luisa Abate, attrice; ai quali si aggiunge, nel 2000 Paolo Oricco, attore.
Nel 1986 viene fondata a Torino la Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa,
La Compagnia debutta nel giugno 1986 al “Premio Opera Prima” di Narni, dove si impone all'attenzione della critica con uno Studio tratto da Les bonnes di Jean Genet.
Da questo primo studio deriva una più ampia rappresentazione del dramma genettiano: Le serve, una danza di guerra, che nel febbraio 1987 ottiene il Premio Giovin Italia, promosso da Giuseppe Bartolucci.
Per la messa in scena delle Serve, Daniela Dal Cin concepisce la prima delle sue straordinarie macchine teatrali, una struttura scenografica ovale tagliata da una feritoia, attraverso la quale ai cinquanta spettatori/voyeurs è consentito partecipare alla performance, spiandone lo sviluppo dall’esterno. È di questo periodo Ricreazione, dove viene messo in scena il testo poetico di Marco Isidori Navigazione fluviale.
Molta critica ritenne di individuare nel lavoro di scandaglio su Genet, una sorta di tragico classicismo che, riversatosi in un anno di dispendiosissimo fervore dedicato ad un'indagine sulle origini e sulle ascendenze della tragedia attica, porta alla nascita di un allestimento dall’Agamennone di Eschilo: Una giostra: l’Agamennone, realizzato grazie al Premio Opera d’Attore e presentato al Festival Internazionale di Chieri nel luglio 1988. Nell’autunno dello stesso anno, i Marcido presentano lo spettacolo a Bruxelles per la III° edizione di "Italia in Scena”; l’Agamennone sarà successivamente presentato al Festival di Atene (1995).
È del maggio 1990 il debutto di Canzonetta da I persiani di Eschilo, che prosegue il discorso avviato con la prima parte dell’Orestea, portandolo ad un grado ancor maggiore di nitidezza; nel contempo, con il lavoro di riscrittura scenica dell’Agamennone, la Compagnia ottiene ad Urbino il Premio Drammaturgia In/finita.
Nel marzo 1991 debutta Palcoscenico ed Inno da La sirenetta di Andersen, che riceve il Premio Speciale Ubu 1991.
Con Musica per una Fedra moderna (maggio 1992) e poi con Spettacolo (marzo 1993) entrambi dalla Fedra di Seneca, due tratti di uno stesso progetto rappresentativo, prosegue per i Marcido il ciclo di esperienze al cui centro sta il fuoco tragico, considerato scaturigine emblematica del Teatro, nonché della teatralità stessa. “Spettacolo”, raccoglie due nomination ai Premi Ubu e la menzione come Spettacolo dell’Anno. Nell'autunno dello stesso 1993, al Teatro Due di Parma, ai Marcido è assegnato il Premio “Coppola Prati per un artista nuovo”.
Il cielo in una stanza (giugno 1994), apre una fase decisiva per lo sviluppo delle potenzialità d’arte dei Marcido con la spettacolarizzazione del poema drammatico Gengis Khan di Marco Isidori; l’allestimento, per un unico spettatore/testimone, riceve il Premio Speciale Ubu 1994 ≪...per l'anomalia e l'estremismo del loro teatro da stanza≫. Produzioni successive sono state: La locandiera di Carlo Goldoni è inciampata nel teatrino dei Marcido: conseguenze... (aprile 1995), L'Isi fa Pinocchio, ma sfar lo mondo desierebbe in ver (marzo 1996 - finalista ai Premi Ubu ’96) e la felicissima messa in scena da Giorni felici di Samuel Beckett Happy days in Marcido's field (maggio 1997).
Nella primavera del 1996 la Compagnia celebra a Torino il suo decennale di attività con l’allestimento della mostra Figure della Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, dove viene raccolto gran parte del materiale realizzato da Daniela Dal Cin nei primi dieci anni del suo lavoro per la scena; nell’autunno 1997, la giuria del "Premio Riccione per il Teatro", conferisce alla scenografa il Premio Aldo Trionfo.
I Marcido tornano alla tragedia eschilea debuttando nel maggio 1998 con Una canzone d'amore da Prometeo incatenato, dove compare per la prima volta quell’Attore Generale che l’Isidori teorizza come organismo plurale recitante. Su questa linea si colloca anche l’evento centrale del 2000: A tutto tondo-Nuova certificazione del mondo di Suzie Wong, dal poema omonimo di Marco Isidori, il cui debutto inaugura il teatrino San Domenico.
Nello stesso anno ha inizio un periodo di studio su Macbeth di William Shakespeare, che si conclude nel marzo 2002 con il debutto al Fabbricone di Prato di Vortice del Macbeth, punto d’arrivo per la ricerca spaziale dei Marcido.
Lo stesso anno vede anche la produzione di Bersaglio su Molly Bloom (dicembre 2002), dove i dieci interpreti/esecutori sono letteralmente legati alla struttura scenica: ≪…l’istallazione deputata ad ospitare questa torrenziale performance, la “Grande Conchiglia” di Daniela Dal Cin, un’architettura sbalorditiva per fantasia e impatto visivo, composta da una serie di archi luminosi che inglobano gli attori, imbrigliati/impigliati ciascuno nella sua propria nicchia, come santini nella teca votiva. Questa poderosa “macchina da concerto” restituisce al pubblico l’immagine bidimensionale di una grande pala d’altare che però, corredata com’è da una fitta serie di luci che ne sottolineano il disegno, sconfina nel baraccone da fiera, e non può non essere vista come una sorta di visualizzazione del cervello di Molly, un cervello vivo e pulsante in cui personaggi, ricordi, emozioni trovano incarnazione nelle voci degli interpreti “incastonati” nella sorprendente installazione.≫
(dalle note di regia di Marco Isidori).
Lo spettacolo ha rappresentato un momento privilegiato per la sperimentazione di quella vocalità plurale che giunge qui alla pienezza del suo esito; per quest’allestimento Daniela Dal Cin riceve il Premio Ubu 2003 per la migliore scenografia.
Nell’estate 2002 i Marcido si dedicano ad uno studio specificamente musicale, che si sviluppa nella concezione di un vero e proprio concerto, in cui i songs dell’Opera da tre soldi di Brecht/Weill, diventano il pretesto per un esperimento molto particolare: Marilù dei Mar(cido) e l'Orchestra/Spettacolo degli stessi Mar(cido) in concerto (giugno 2003).
A questo primo esperimento di “musicazione teatrale” seguirà, dopo un ritorno a Beckett con Trio party (2004), Marcido: canzonette. Canzonette Marcido!, un’incursione nel mondo della musica leggera. Prosegue sul solco tracciato Facciamo nostri questi giganti! (marzo 2006) dove, alla drammaturgia pirandelliana si intrecciano dieci canzoni scritte per lo spettacolo da Marco Isidori.
Il 2 febbraio 2007, con il sostegno della Regione Piemonte, della Città di Torino e del Teatro Stabile, la Compagnia celebra i suoi vent'anni di attività inaugurando una grande esposizione negli spazi storici della Promotrice delle Belle Arti di Torino, I Marcido in mostra: 1986-2006, dove vengono installate le macchine sceniche di Daniela Dal Cin, i costumi, gli oggetti d’arte e i disegni preparatori. Nel giugno dello stesso anno i Marcido presentano La pace di Antonio Tarantino.
È dell’aprile 2009, ...ma bisogna che il discorso si faccia!, da L’innominabile di Samuel Beckett, che ottiene il Premio Ubu 2009 per la migliore scenografia e il Premio della Critica 2009.
Produzioni successive sono state: Nel lago dei leoni dalle Estasi di Maria Maddalena de’ Pazzi (2010) e Loretta Strong di Copi (2011). ≪… Strong si chiama l’eroina di Copi, quindi forte, energica, anzi letteralmente “smisurata” in tutti i sensi. Siamo partiti dal nome, facendo ingigantire la figura della protagonista, fino a portarla scenograficamente a proporzioni abnormi, fino a farne un’icona esplosiva/esplodente della più sfrenata teatralità; e le abbiamo fornito una vera Astronave! Loretta vortica realmente nello spazio profondo [...], e da questa posizione stabilisce le coordinate fantastiche del suo delirio sapientemente e squisitamente teatrale.≫
(dalle note di regia di Marco Isidori).
Nel 2012, in coproduzione con il Teatro Stabile di Torino, viene allestito Edipo re da Sofocle (febbraio 2012); nel marzo 2014, sempre in coproduzione con il Teatro Stabile di Torino debutta Misantropo col sottotitolo programmatico di Misantropo! Molière! Marcido! ≪È la prima volta che i Marcido entrano in contatto con la grande arte di Molière, e questo allestimento della sua pièce più amara, vuol finalmente concretizzare la tensione della Compagnia verso una forma di teatro decisamente e fattualmente “musicale”; prevediamo infatti l'inserimento a livello strutturale di una fitta concertazione, creata ed eseguita strumentalmente dagli stessi attori recitanti; vogliamo insomma che il risultato finale dell'esperimento in corso, debba quasi potersi definire “Opera”. La scenografia dello spettacolo presenterà un'altra importante sorpresa: al barocco “naturale” specifico del clima molièriano, si aggiungerà la nostra, anch'essa naturale, sfacciata propensione al barocco medesimo, inventando così uno spazio di irrealtà metafisica che permetterà alla commedia di moltiplicare le sue fisiologiche potenzialità comunicative, sganciata come sarà da ogni pretesa di meschina verosimiglianza. […]≫
(dalle note di regia di Marco Isidori).
Loretta Strong ed Edipo re ottengono entrambi la nomination ai Premi Ubu per la migliore scenografia.
In seguito i Marcido allestiscono Marcido show!, una sarabanda scenica composta sulle linee di un “gran varietà” giocato esplicitamente sui temi del comico, che debutta nel febbraio 2015.
Nel novembre dello stesso anno, alla scadenza del suo trentennale, la Compagnia apre a Torino il TEATRO MARCIDOFILM!, inaugurandolo con AmletOne! di Marco Isidori, da Amleto di Shakespeare; nello stesso spazio, nel 2016, i Marcido mettono in scena Una relazione per l'Accademia di Kafka e nel 2017 Amelia, la strega che ammalia and friends dall’opera poetica di Emily Dickinson, Sylvia Plath, Amelia Rosselli.
Nell'aprile 2018, in coproduzione con la Fondazione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, debutta Lear, schiavo d'amore, una riscrittura di Marco Isidori da Re Lear di Shakespeare; nel gennaio 2019, nello spazio della Compagnia, viene presentato Roberto Mussapi si dice; i Marcido lo cantano, uno specialissimo esperimento di Teatro/Poesia, che si propone ≪...di mettere in strettissima relazione, la testualità poetica con il corpo ardente/vivente dell’espressione drammatica, in un testa a testa che riveli, facendolo in qualche modo “rinascere” e palesarsi come indiscusso, l’identico nucleo germinativo di entrambe le esperienze, che noi vediamo e sosteniamo essere sostanzialmente della stessa natura.≫; nella stagione successiva sempre a MARCIDOFILM! vengono allestiti sette capitoli dai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
Nel 2021, debuttano i due spettacoli prodotti durante la pandemia: L’importante è che ci sia qualcuno: Vaduccia da Abraham B. Yehoshua e Memorie del sottosuolo da Fëdor Dostoevskij.
Nel novembre 2022 al teatro MARCIDOFILM! viene presentato in prima nazionale
David Copperfield sketch comedy, un carosello dickensiano, dal romanzo di Charles Dickens. ≪Anche per questo spettacolo la scenografa Daniela Dal Cin si è espressa con una delle sue più mirabolanti invenzioni; e stavolta è proprio nella lotta tra l’esasperazione iconica e la travatura sonora della recitazione (anch’essa portata verso una vivificante astrazione) che si situa la chiave di volta di questa riduzione scenica del Copperfield; il tentativo di una rappresentazione integralmente segnata da quella tensione verso il Teatro Totale, che da sempre caratterizza, informandone il lavoro, l’avventura artistica della Compagnia.≫
Nella stagione 2024/25, in occasione del quarantennale, i Marcido metteranno in scena, in coproduzione con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino (Teatro Gobetti, 25 febbraio 2025), Istruzioni per l’uso del Divino Amore: mana enigmistico LE BACCANTI di Euripide che “precipitano” a contatto col reagente Marcido.
Teatrografia
1985 MUSICA CINEMATOGRAFICA poema drammatico di Marco Isidori
1986 STUDIO PER LE SERVE da “Le serve” di Jean Genet
1987 LE SERVE. UNA DANZA DI GUERRA da “Le serve” di Jean Genet
1987 RICREAZIONE di Marco Isidori
1987 UNA GIOSTRA: L’AGAMENNONE da “Agamennone” di Eschilo
1990 CANZONETTA da “I Persiani” di Eschilo
1991 un esercizio contro il rumore di fondo
PALCOSCENICO ED INNO
La Sirenetta di Andersen nel gioco della Marcido
da "La sirenetta" di Hans Christian Andersen
1992 MUSICA PER UNA FEDRA MODERNA studio dalla Fedra di Seneca
1993 SPETTACOLO da “Fedra” di Seneca
1994 IL CIELO IN UNA STANZA per un Teatro Ulteriore
Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa presenta Il cielo in una stanza
prova per il Gengis Khan ovvero Dieci contro Uno
di Marco Isidori
LA LOCANDIERA DI CARLO GOLDONI È INCIAMPATA NEL TEATRINO DEI MARCIDO:
CONSEGUENZE… da “La locandiera” di Carlo Goldoni
L’ISI FA PINOCCHIO MA SFAR LO MONDO DESIEREBBE IN VER
da “Pinocchio” di Carlo Collodi
1997 HAPPY DAYS IN MARCIDO’S FIELD da “Giorni felici” di Samuel Beckett
1998 Solenne funzione del Prometeo incatenato di Eschilo, come fosse l'ultima
possibile battuta di caccia grossa alle gazzelle della musica:
UNA CANZONE D’AMORE
da “Prometeo incatenato” di Eschilo
2000 A TUTTO TONDO, nuova certificazione del mondo di Suzie Wong di Marco Isidori
2002 VORTICE DEL MACBETH
Questa è musica per le nostre orecchie!
da una tragedia di William Shakespeare che l'Isi ha potuto leggere soltanto per come il
suo strabismo glielo permise
di Marco Isidori da “Macbeth” di William Shakespeare
2002 BERSAGLIO SU MOLLY BLOOM
Venendo l'ultimo capitolo dell'Ulisse di Joyce a manovrare nelle acque territoriali dei
cantanti Marcido da “Ulisse” di James Joyce
2003 MARILÙ DEI MAR(CIDO) E L’ORCHESTRA/SPETTACOLO DEGLI STESSI
MAR(CIDO) IN CONCERTO da Bertolt Brecht
2004 TRIO PARTY Marcido in Beckett’s love da Samuel Beckett
2005 MARCIDO: CANZONETTE. CANZONETTE MARCIDO! di Marco Isidori
2006 FACCIAMO NOSTRI QUESTI GIGANTI!
da “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello
2007 LA PACE di Antonio Tarantino secondo i Marcido
2009 …MA BISOGNA CHE IL DISCORSO SI FACCIA!
Quadro per un'esposizione spettacolare da L'innominabile di Samuel Beckett,
un "Concerto Grosso"
2010 NEL LAGO DEI LEONI
le Estasi di Maria Maddalena de' Pazzi messe in scena dai Marcido
nella "trascrittura" spiritualmente adelfica, fattane da Marco Isidori
2011 LORETTA STRONG di Copi
2012 EDIPO RE
"tradotto" da Marco Isidori per una messa in scena dei Marcido da Sofocle
2014 MISANTROPO! MOLIÈRE! MARCIDO! da “Il misantropo” di Molière
2015 AMLETONE! di Marco Isidori da “Amleto” di William Shakespeare
2016 UNA RELAZIONE PER L’ACCADEMIA di Franz Kafka
2017 AMELIA, LA STREGA CHE AMMALIA AND FRIENDS
ovvero: “Quando si è visto Dio qual è il rimedio?”
da Emily Dickinson, Sylvia Plath e Amelia Rosselli
2018 LEAR, SCHIAVO D’AMORE di Marco Isidori da “Re Lear” di William Shakespeare
2019 DIALOGHI CON LEUCÒ di Cesare Pavese
2019 ROBERTO MUSSAPI SI DICE; I MARCIDO LO CANTANO
dai poemi di Roberto Mussapi
2021 L’IMPORTANTE È CHE CI SIA QUALCUNO: VADUCCIA
da L’amante di Abraham B. Yehoshua
2021 MEMORIE DEL SOTTOSUOLO di Marco Isidori da Fëdor Dostoevskij
2022 DAVID COPPERFIELD SKETCH COMEDY, UN CAROSELLO DICKENSIANO
da Charles Dickens
2025 Istruzioni per l’uso del Divino Amore: mana enigmistico
LE BACCANTI di Euripide
che“precipitano” a contatto col reagente Marcido
di Marco Isidori da Euripide